martedì 19 giugno 2012

Madre Tenebra

"Mi sei mancato.." sussurrò la Tenebra "..lascia che sia io a coccolarti".
Nell'Ombra, nulla è definito.
Il dolore può diventare gioia e la gioia, tortura.
"Ti mostrerò solo ciò che vorrai vedere, figlio mio" proseguì la Tenebra.
"Madre" rispose il ragazzo "conosco il tuo seducente manto, ma ho scoperto la Luce e me ne sono invaghito".
"L'Amore è il cieco discepolo del Dolore" disse la Tenebra preoccupata.
"Lo so bene Madre Ombrosa, ma non è forse l'Amore che ha generato le stelle affinchè tu fossi meno sola?" disse il ragazzo.
"L'Amore ha molti volti.." disse la Tenebra chinando il capo "..ed alcuni ti distruggeranno, figlio mio".
"Non disperare per me Madre, non piangere la mia sofferenza, poichè essa mi permetterà di apprezzare nuovamente la gioia, ma solo amando posso sperare di gioire".
La Tenebra sollevò il capo e fissò gli occhi di quella giovane ombra. Nel profondo della sua anima, la Luce era viva e brillante.
"Permettimi solo di accoglierti di tanto in tanto, quando ricercherai l'Oblio, la confusione di una notte che scorre lenta" disse la Tenebra.
"Questa notte ti appartengo Madre, così come le notti a venire e per quanto possa piangere sul tuo grembo, non smetterò mai di amarti"
La Tenebra strinse a se la giovane ombra e ne carezzò i capelli "Il Sole tuo padre, sarebbe orgoglioso di te"

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