giovedì 19 gennaio 2012

Riflessioni davanti alla stufa

Con le occhiaie più marcate che mai, mi appresto a riflettere sugli eventi della mia giornata.

Il nuovo corto procede sull'onda del montaggio
Ecco un'anteprima solo per coloro che leggono questo blog













Lo so, non dice tanto, ma se tutto va bene c'è da aspettare poco per scoprire in che casini si è cacciato stavolta Nicola Jeeg!

Chiacchiero su Skype con il buon Dario su cose riguardanti l'EVILOG..
Ora non so se farvi vedere un'anteprima.. mi consulterò con Dario... Ok, posso far vedere una cosuccia..














Dopo questa virala, ci si vede!

mercoledì 18 gennaio 2012

Dare un senso alle cose

Quando ero un bambino, con mia madre, capitava spesso di andare a casa di una sua amica.
C'erano due cose divertentissime per il mio intrattenimento: la possibilità di passare la serata seduto o sdraiato sul tappeto del soggiorno e scegliere il film della serata. Fu così che il piccolo Aaron, conobbe molti capolavori della cinematografia intellettuale, da Woody Allen a Pedro Almodovar, da Federico Fellini a Tim Burton e via discorrendo. In seguito alla separazione dei miei genitori, il pranzo in casa di mio padre, diventò l'attesa delle tre ore successive al dolce, nelle quali, lui si ritirava in camera sua per recuperare qualche ora di sonno, mentre io, scorrevo la sua collezione di VHS presi in omaggio con le più disparate riviste settimanali e davo un senso al pomeriggio, guardando capolavori come Easy Rider, Platoon, Le Iene, etc etc.
Il mio amore per questa forma di intrattenimento, andava ben oltre il seguire una storia ben congegnata. I movimenti di macchina, le ambientazioni, le luci, l'interpretazione degli attori, talvolta mi obbligavano a riguardare il film una seconda volta per comprenderne a fondo la trama. 
Ho passato un'intera vita a plasmare quello che in seguito sarebbe diventato il mio personale immaginario, il mio mondo su pellicola.
Poi, un giorno, ho iniziato a scrivere dei racconti, per ovviare il limite imposto dall'assenza di una telecamera per potere imprimere su pellicola le mie idee.
YouTube è entrato nella mia vita come un treno! La libertà di poter filmare ciò che mi accadeva e condividerlo con il mondo era accattivante. In seguito, è nata la domanda: perchè mostrare la realtà, se posso mostrare la MIA realtà.
Così è nato il Black Plumes Project, con una fotocamera con i filmati in bassa risoluzione ed una marea di sogni da esprimere.
Le persone si sono appassionate alle mie fatiche e pian piano, tento di regalare loro un prodotto con sempre meno errori, ma mantenendo una costante: la produzione dei video, mi deve prima di tutto divertire ed il risultato finale, deve essere di mio gradimento.
Maddy