sabato 16 giugno 2012

ANIMA - Frammento #1

Affondo le dita nel mio petto, alla ricerca delle mie paranoie per poterle poi gettare e dimenticarle, ma sono troppo radicate. Un tentacolo di catrame avviluppato attorno al mio cuore, se strappo uno strappo anche l'altro ed a quel punto, non dovrei più preoccuparmi dei timori terreni.
Provo a parlarci. Ci convivo da così tanto tempo, che ormai ne conosco la lingua segreta, ma non mi ascoltano, preferiscono essere assordate dal battito del mio cuore che aumenta di intensità, mentre il tentacolo si contrae, e stringe il cuore come una morsa.
Sanguina, ma non smette di battere, fa male, da morire, ma continua a sopravvivere a questa tortura senza requie.
Indubbiamente è più forte del suo padrone. Sopporto a stento le ferite inferte dalle mille spine di questo rovo, che intanto stringe, sempre di più.

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